Ancistrus Dolichopterus pesce pulitore da fondale
L’Ancistrus Dolichopterus è un genere di pesce gatto appartenente alla famiglia Loricariidae cui fanno parte numerosissime specie molto rassomiglianti tra loro.
E’ stato uno tra i primi pesci entrati a far parte della comunità ospitata nel mio acquario.
Ho un esemplare di Ancistrus Dolichopterus femmina cui sono molto affezionata, si chiama Burbera e più avanti capirete il perchè di questo nome .
L’Ancistrus Dolichopterus viene chiamato più comunemente mangialghe o pesce pulitore, questo perchè è un pesce che pur essendo onnivoro segue una dieta principalmente vegetariana, staziona prevalentemente sul fondo vasca o tra piante e arredi ripulendo quasi senza sosta le superfici da avanzi di cibo e microalghe.
Il fatto che passi il tempo a “rosicchiare” con la sua boccuccia a ventosa le alghe presenti in acquario non deve farvi pensare che quell’alimentazione possa bastargli, come non deve nemmeno farvi credere che sia sufficiente avere un buon numero di pulitori per avere un acquario pulito.
Sarà corretto nutrire l’Ancistrus offrendogli di tanto in tanto delle verdure sbollentate
Ebbene sì, è possibile dare da mangiare a questi pesci vegetariani verdure lesse o cotte al vapore, come rondelle di zucchine o carote, qualche pisello, degli spinaci o della lattuga, e somministrargli (giornalmente se è adulto, a giorni alterni se è cucciolo) del mangime in wafer studiato apposta per le sue esigenze alimentari.
Per quanto riguarda il discorso pulizia, cari amici, un acquario necessita di corrette cure e manutenzioni periodiche, perciò nessun pulitore vi solleverà dai vostri impegni in termini di pulizia acquario.
l’Ancistrus Dolichopterus è un pesce che non ama la luce intensa e infatti preferirà frequentare quelle zone che in acquario rimangono in penombra grazie ad arredi e vegetazione.
Se l’acquario è molto luminoso tenderà a fare vita prevalentemente notturna.
Fate in modo che l’Ancistrus Dolichopterus abbia anche qualche nascondiglio dove potersi rifugiare
É un pesce timoroso ed è necessario offrirgli luoghi di riparo, gli saranno utili quando effettuate la pulizia dell’acquario o semplicemente occuperà quando avrà voglia di starsene rintanato.
Molte persone trovano che questo pesce pulitore sia nell’aspetto piuttosto bruttino, io sono di parere opposto, a me piace e anche molto, delle volte mi soffermo ad osservarlo e trovo sia davvero singolare.
Quando acquistate un Ancistrus Dolichopterus dovete prestare attenzione che non vi vengano rifilate altre specie molto simili nell’aspetto ma che crescono tanto (anche 40 o 50 cm) e non sono assolutamente adatte a fare vita in acquario.
L’Ancistrus Dolichopterus è un pesce che raggiunge una lunghezza massima di 10-15 cm
É anche abbastanza longevo se consideriamo la vita in acquario, esso infatti può arrivare a vivere fino a 10 anni se sano e ben tenuto.
Ha un corpo tozzo e piatto e pinne a ventaglio. Il suo colore va dal grigio scuro al bruno ed è chiazzato di macchiette simili a pois color bianco o crema.
Sul muso presenta delle protuberanze, molto sviluppate nel maschio (simili ad una barbetta) e che aumentano, ramificandosi quasi, con l’avanzare dell’età, nella femmina sono poco sviluppate o delle volte completamente assenti ed è questa la principale caratteristica che ci aiuta a distinguere il maschio dalla femmina.
E’ un pesce solitario e poco incline a tollerare altri esemplari della stessa specie se ne consiglia al massimo una coppia per vasca e mai mettere esemplari dello stesso sesso insieme.
Infatti, è un pesce che mostra un’indole apparentemente tranquilla, ma è aggressivo, territoriale e parecchio scontroso.
Non sottovalutate mai il brutto carattere degli Ancistrus Dolichopeterus
Gli Ancistrus Dolichopterus sono devi veri attaccabrighe e possono arrivare addirittura ad uccidere “il rivale”.
Avevo due Gyrinocheilus Aymonieri, erano molto belli e per un buon periodo hanno vissuto in vasca felicemente nonostante la presenza dell’Ancistrus.
Ogni tanto notavo che si rincorrevano, mi dava l’impressione che l’Ancistrus li cacciasse via, ma non immaginavo che stessero litigando seriamente, credevo fossero ordinarie e innocue bisbocce tra pinnuti, ignoravo totalmente il fatto che l’Ancistrus è provvisto sui fianchi di spine retrattili che terminano con una punta uncinata, che sfodera al momento opportuno e cozzando contro il nemico gli perfora il corpo.
Sta di fatto che me li ha fatti fuori entrambi. Inizialmente non ho attribuito le responsabilità all’Ancistrus, ignoravo e dunque non riuscivo a capire perchè i miei due Gyronocheilus avessero tirato le cuoia prematuramente.
Sul cadavere del Gyrinocheilus gold avevo però notato due fori ben distinti all’altezza del ventre, ho pensato che potesse essere stato qualche strano parassita e ho fatto un trattamento medicinale all’intera vasca.
Dopo qualche giorno sono incappata in un articolo sul web dedicato a questi pesci e ho letto della micidiale arma che gli Ancistrus nascondono sui fianchi e a quel punto tutto mi è stato chiaro.
Quindi, mi raccomando: se volete allevare Ancistrus Delichopterus lasciate perdere l’eventualità di inserire altri pulitori da fondo perché la probabilità che facciano una brutta fine è alta, i negozianti tendono a vendervi qualsiasi cosa omettendo volutamente informazioni importanti su abitudini e particolarità come quella dell’arma letale di cui sono dotati questi pesci.
La riproduzione in acquario dell’Ancistrus Dolichopterus non è difficile
L’accoppiamento avviene in maniera piuttosto brusca, il maschio è molto impetuoso e domina la femmina spingendola nella tana… sono degli abitudinari perciò tenderanno ad utilizzare sempre lo stesso nascondiglio per riprodursi.
Una volta che le uova sono state deposte, vengono successivamente fecondate dal maschio, la femmina a quel punto abbandona il nido e il maschio rimane a sorvegliarle fino alla schiusa che avverrà nel giro di una settimana circa.
Per un altra settimana ancora le larve rimarranno attaccate alle pareti del nido fino a completo assorbimento del sacco vitellino, dopo di che gli avannotti saranno attivi e indipendenti, lasceranno il nido e nuoteranno liberi per la vasca, e anche il padre riprenderà la sua vita normale e i due adulti riprenderanno ad ignorarsi fino al prossimo accoppiamento.
Gli avannotti andranno nutriti con gli stessi alimenti che si somministrano agli adulti, solo sarebbe preferibile darglieli in forma omogeneizzata e più volte al giorno.
La mia esperienza con gli Ancistrus è parecchio positiva nonostante sia rimasta male nello scoprire che è un pesce poco socievole e che nasconde un’indole assassina.
La mia Burbera l’ho acquistata che era un grazioso pescetto di circa 3-4 cm, è presente nella mia vasca da più di due anni e ha raggiunto una lunghezza di circa 9 cm.
Non mi ha mai dato grossi problemi (sempre escludendo il particolare che sia una pluriomicida) né per quanto riguarda l’alimentazione né lo sviluppo e la sua salute.
La mia vasca ha passato diverse fasi critiche, dalla presenza di un batterio molto aggressivo che ha decimato la popolazione acquatica, ad un avvelenamento dell’acqua causato da cattiva gestione (lasciai due settimane l’acquario alle cure di mio marito e fu un disastro!), ma la Burbera ha sempre mostrato una resistenza fisica notevole. Ciò non significa che lo possiate sottoporre a situazioni estreme, sia chiaro!
E’ golosa e quando somministro il cibo si avventa scacciando via gli altri pesci e inscenando dei veri e propri inseguimenti minacciando tutti.
Credo che gli altri abitanti dell’acquario abbiano capito che caratteraccio abbia e le si tengano prudentemente a debita distanza.
E’ un pesce facile da reperire e il suo costo si aggira attorno agli 8,00 € per un esemplare giovane e di pochi cm di lunghezza.
Non è troppo esigente sia per quanto riguarda la temperatura che per i valori dell’acqua: la temperatura può andare dai 22° ai 27°, vive bene in acque da neutre a leggermente acide di durezza media o tenera.
Penso di avervi detto tutto ciò che c’è da sapere su questo utilissimo, anche se un po’ burbero, pesce d’acqua dolce, pertanto lo consiglio soprattutto ai neofiti vista la resistenza, la facilità di gestione, l’adattabilità e l’immensa l’utilità di pulitore.
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